Ora vi racconto secondo me (ironicamente) come è nata la Sony DSC-RX1!
Immaginate un po’ come il copione di un film:
Bar, interno notte, un ingegnere Sony prende il posto del barista e inizia a preparare un insolito cocktail chiedendo al cliente (un appassionato di fotografia) che ingredienti vuole per la sua prossima fotocamera ideale.
Cliente-fotografo: “vorrei una fotocamera compatta, ma la vorrei con un sensore full-frame, se possibile senza specchio…”
Il barista-ingegnere Sony, prende man mano gli ingredienti che desidera il cliente-fotografo e li mette all’interno dello shaker…
Cliente-fotografo: “poi ci vorrei anche un’ottica luminosa, però non la vorrei né troppo lunga né troppo corta…”
e il barista-ingegnere Sony, propone un 35mm che a quanto pare da un po’ è tornato di moda… e anzicchè metterci un 2.8, esagera e mette nello shaker uno zeiss F2, aggiunge una ghiera per ridurre la distanza minima di fuoco, toglie il caricabatterie e inizia a shakerare, al termine versa in un bicchiere di Martini un piccolo gioiello, la Sony DSC-RX1…
Cliente-fotografo: “ops! Mi sono dimenticato di chiederti un oculare e un display basculante…
Barista-ingegnere Sony: “mi spiace, ma il display basculante non sta bene con gli altri ingredienti, mentre per l’oculare volendo a parte se ne può acquistare uno (ottico o elettronico), in base alle preferenze, ovvero il cocktail lo preferisce liscio o con ghiaccio? Ah! Il ghiaccio (oculare) costa un po’ più di 300 euro…”
Cliente-fotografo: “Un pò salato questo ghiaccio…”

Questa è un po’ la scena surreale che mi è venuta in mente quando ho scoperto l’esistenza di questa che al momento è l’unica fotocamera “compatta” a montare un sensore full frame (escludendo la versione R della stessa fotocamera e la II versione della medesima)!

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La prima impressione che si ha aprendo la scatola e iniziando a maneggiare questo piccolo gioiello è: “se è possibile incastrare un sensore pieno formato in uno spazio così ridotto, cosa possiamo aspettarci nel prossimo futuro? Ma gli altri (le altre case) cosa stanno facendo?
Dopo le prime perplessità dovute alla mancanza di una basetta caricabatterie (acquistabile a parte), la batteria della fotocamera si ricarica tramite presa usb e di un oculare (per chi proviene dalle reflex questo genera comunque un trauma…), caricata la batteria e fatto i primi scatti di prova, ci si rende conto che si ha a che fare con un oggetto eccezionale.

Sony DCS-RX1 1/60 F2 ISO 500
Sony DCS-RX1 1/60 F2 ISO 500

Al tatto da un certo senso di solidità, dovuta alla costruzione in magnesio.
Le dimensioni sono: 113,3 x 65,4 x 69,6 mm ed il peso è di 482 g (con batteria e scheda di memoria). Per capire meglio di seguito eccola a confronto con una piccola mirrorless e con una reflex dalle dimensioni medie…

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Passando ad alcune delle caratteristiche tecniche della RX1, al suo interno troviamo un sensore full frame da 24 megapixel e devo dire che per qualità di immagine, mi ricorda un po’ quello della Nikon D600 / D610.

Sony DCS-RX1 1/50 F4.5 ISO 4000
Sony DCS-RX1 1/50 F4.5 ISO 4000
Sony DCS-RX1 1/60 F4.5 ISO 3200
Sony DCS-RX1 1/60 F4.5 ISO 3200

L’ottica fissa (e non intercambiabile), è un 35mm Zeiss con luminosità F2, ma quello che rende le fotografie molto gradevoli, è sicuramente il diaframma, costituito da 9 lamelle arrotondate, che rende uno sfocato morbidissimo.

Sony DCS-RX1 1/80 F2 ISO 1250
Sony DCS-RX1 1/80 F2 ISO 1250

Sulla parte frontale del corpo, troviamo il selettore per l’impostazione della modalità di messa a fuoco, manuale, automatica e automatica con la possibilità di correggere manualmente il fuoco.

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Sull’ottica, troviamo la chiesa per la messa a fuoco manuale e la ghiera per la selezione dei diaframmi. Quest’ultima, una volta presa confidenza, la vorreste su qualsiasi fotocamera…

Sony DCS-RX1 1/1000 F8 ISO 250
Sony DCS-RX1 1/1000 F8 ISO 250
Sony DCS-RX1 1/640 F7.1 ISO 100
Sony DCS-RX1 1/640 F7.1 ISO 100

Sempre sull’obiettivo, c’è un altra ghiera, con due posizioni, una per impostare la messa a fuoco da 30 cm a infinito, l’altra, per ridurre la distanza minima del fuoco, portandola nel range dal 20 a 35 cm (utilissima per realizzare degli scatti “relativamente” macro.

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Sul lato superiore, troviamo il selettore della modalità di scatto, e la correzione esposimetrica.
Vicino al display, sul retro invece, troviamo il resto dei comandi, il pulsante per attivare il flash a scomparsa, la ghiera per i tempi, un joystick e tra gli altri, il tasto Fn, che permette con un colpo d’occhio di tenere sotto controllo e variare la maggior parte delle impostazioni della fotocamera.

Sony DCS-RX1 1/1600 F5 ISO 100
Sony DCS-RX1 1/1600 F5 ISO 100
Sony DCS-RX1 1/1600 F4.5 ISO 125
Sony DCS-RX1 1/1600 F4.5 ISO 125

Sulla destra, c’è il pulsante per avviare e terminare la registrazione video, si, perché oltre ad essere una fotocamera eccezionale, la RX1 registra video in fullHD fino a 50p, con (volendo) fuoco continuo e una qualità eccezionale.
Quindi, se non vi spaventa avere a disposizione solo un ottica 35mm luminosa e di qualità, questa fotocamera vi stupirà!

Sony DCS-RX1 1/1600 F2 ISO 100
Sony DCS-RX1 1/1600 F2 ISO 100
Sony DCS-RX1 1/60 F2 ISO 6400
Sony DCS-RX1 1/60 F2 ISO 6400

Volendo comunque far presente cosa non mi è piaciuto, (ovviamente secondo me) per visualizzare le immagini registrate, bisogna scegliere se vedere le foto o le clip video, insomma, non le troviamo tutte in sequenza in base al nome del file.

Sony DCS-RX1 1/60 F2 ISO 800
Sony DCS-RX1 1/60 F2 ISO 800
Sony DCS-RX1 1/80 F2 ISO 2000
Sony DCS-RX1 1/80 F2 ISO 2000

Mentre, posso dirvi che se si aggiunge il mirino elettronico, è vero che diventa un po’ meno portatile e un po’ più delicata, però l’utilizzo complessivo della macchina ne giova, permettendo di isolarci in modo ottimale dall’ambiente circostante durante lo scatto, avendo il pieno controllo sull’inquadratura. E in ogni caso, volta per volta potete scegliere se montarlo o meno.

Sony DCS-RX1 1/80 F2 ISO 1600
Sony DCS-RX1 1/80 F2 ISO 1600
Sony DCS-RX1 1/80 F3.5 ISO 4000
Sony DCS-RX1 1/80 F3.5 ISO 4000

In più, vi ricordo che questa fotocamera permette anche una raffica di 5 fotogrammi al secondo.
Ma la cosa che mi ha colpito positivamente nell’utilizzo della RX1 è la grande lavorabilità dei file RAW, permettendo un gran recupero sia nelle zone sovraesposte, sia in quelle sottoesposte, generando immagini sempre perfette.
E’ disponibile anche la versione R con l’altra particolarità di poter eliminare o inserire il filtro passa basso sul sensore, così da poter scegliere se avere foto più o meno definite.

Sony DCS-RX1 1/160 F4 ISO 4000
Sony DCS-RX1 1/160 F4 ISO 4000

Al momento della pubblicazione dell’articolo, l’unica concorrente di questa fotocamera è sempre in casa Sony ed è la seconda versione di questa macchina, che oltre ad avere diverse funzioni in più (tipo wi-fi, eccetera), monta un sensore da 42 megapixel senza filtro.

Sony DCS-RX1 1/60 F2 ISO 12800
Sony DCS-RX1 1/60 F2 ISO 12800

Tralasciando il prezzo della seconda versione, per le caratteristiche, la qualità costruttiva e le immagini che genera, non stupisce il fatto che la Sony RX1, nonostante sia fuori produzione, è possibile trovarla usata con prezzi ben al di sopra dei 1000 euro!