Ho resistito, ho sempre avuto dei preconcetti, ma poi, dopo aver toccato con mano la X-E2 di Francesco e sentendo parlare Marco (e visto le immagini) della X100, mi sono deciso a provare la X-T1.
Si, perché pensavo che con modelli intermedi avrei sentito troppo il divario con la reflex.
In realtà la spinta maggiore era data dall’idea che una fotocamera meno ingombrante mi avrebbe seguito più spesso anche con la famiglia. E per renderla veramente “tascabile”, decido di corredata solo del 27mm f2.8.
In effetti, rispetto a qualsiasi fotocamera con specchio, questo gioiellino ha davvero delle dimensioni tali da restare fissa nel borsello o nella tasca del giaccone.
Ha un certo fascino dato dall’aspetto da vecchia reflex, ma come mi ci troverò?
Ho apprezzato da subito la possibilità di avere sottomano le ghiere con i comandi principali, e con un primo aggiornamento Fuji mi ha permesso di usare la rotella principale per impostare qualsiasi tempo, proprio come qualsiasi reflex (posizionando il selettore dei tempi su T).
Il primo impatto con il mirino elettronico, non è stato amore a prima “vista”, ma col tempo ho apprezzato il fatto di poter visualizzare in tempo reale l’immagine che avrei immortalato e in linea di massima, non ho notato ritardi allo scatto. Diciamo che è particolare scattare e non sentire il rumore dello specchio sollevarsi dandoti, per così dire un feedback dell’avvenuto scatto.
Tutte sensazioni che mi portano sempre allo stesso pensiero scatto dopo scatto: “non è una reflex, però non è male”.
Poi la Fuji dopo l’uscita della X-T10 rilascia un nuovo firmware aggiornando la messa a fuoco continua e a questo punto sono rimasto stupito.
Si, perchè sono abituato al concetto che se voglio qualcosa di nuovo da una fotocamera, quasi sempre devo prendere una fotocamera nuova, invece con Fujifilm mi sono sentito seguito.
Tornando alla pratica, ho trovato interessante le simulazioni delle varie pellicole e la possibilità di scattare panoramiche. Manca la funzione HDR, ma a parte il fatto di poterla realizzare in post produzione, si può aumentare la Gamma dinamica, che permette di aumentare il contrasto dell’immagine.
Anche il display orientabile che non reputo indispensabile l’ho trovato utile in qualche situazione e piacevole da utilizzare.
Ma le foto?
Oltre ad avere una discreta tenuta ad alti Iso, mi è piaciuta molto la gamma tonale riprodotta e il fatto che nella maggior parte dei casi, ho apprezzato già direttamente il jpeg generato dalla fotocamera (senza elaborare il Raw che in realtà non mi ha convinto molto con Camera Raw).
I tasti programmabili li ho trovati davvero utili, come utile e intuitiva è stata la funzione wi-fi, che con l’app della casa, permette di gestire la macchina fotografica da talet e smartphone, visualizzando sul display di questi ultimi la scena ripresa e il trasferimento istantaneo delle foto ai dispositivi. In questo modo sfruttando il telefonino è possibile anche geotaggare le foto.
Conquistato dalla X-T1, decido di testarla anche con il 18-55mm f2.8-4 per avere un po più di versatilità (e si, ho sempre paura di non avere la focale giusta al momento opportuno…) e anche se il tutto è diventato “meno tascabile”, ingombri e peso sono rimasti comunque ridotti rispetto alla reflex.
Ma c’è qualcosa che non mi è piaciuto di questa esperienza?
In effetti i 4 tasti direzionali non li ho trovati ben dimensionati per la navigazione nei menù.
La parte video è accettabile, ma non all’altezza di altre, in particolare volendo usare il fuoco manuale, non usando un microfono esterno, la fotocamera ha registrato il rumore del motorino di messa a fuoco del 27mm (evidentemente la ghiera del fuoco agisce in maniera elettrica e non meccanica sulla messa a fuoco, almeno con questa focale), però il breve filmato a casa l’ho portato comunque.
Al di là della qualità costruttiva della fotocamera e le immagini prodotte, nel complesso le immagini prodotte da questo gioiellino mi sono piaciute, certo, analizzandole in maliera approfondita non sono all’altezza di quelle generate da una full-frame (ma questo è ovvio) ma come impatto visivo generale le foto di questa X-T1 hanno qualcosa in più, la sensazione poi di non sentirmi “abbandonato” dopo l’acquisto, sicuramente gioca a favore di Fujifilm.
Giuseppe Senese
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